mercoledì 13 novembre 2013

Bigne' con crema di Sbrinz e glassa di pere speziate

Al contadino non far sapere quanto e' buono lo sbrinz con le pere. Indipendentemente dal significato del proverbio originale noi siamo perfettamente d'accordo sull'abbinamento! E da questo famoso proverbio abbiamo costruito questa ricetta aggiungendo alle pere delle note speziate con cannella e zenzero e una leggera piccantezza con alcune gocce di tabasco. Ecco la nostra seconda ricetta per il contest di Peperoni e Patate.

INGREDIENTI

Per la pasta choux
  • 158 g di uova intere
  • 96 g di burro
  • 96 g di acqua
  • 96 g di farina 00
  • un pizzico di sale
Per la crema di Sbrinz
  • 15 g di burro
  • 22 g di farina 00
  • 230 g di latte
  • un pizzico di sale
  • 120 g di Sbrinz
Per la glassa di pere
  • 150 g di pere paradiso mature (circa 1 pera)
  • 30 g di zucchero
  • 20 g di burro
  • un pezzetto di stecca di cannella
  • 1 cucchiaino raso di zenzero in polvere
  • 4 gocce di tabasco
  • 2 g di gelatina in fogli

Per preparare il composto per i bigne' tagliate il burro a pezzeti e mettetelo insieme all'acqua in un pentolino, portate ad ebolizione e fate bollire per un paio di minuti. Aggiungete a questo punto la farina con il pizzico di sale vuotandola nella pentola tutta in un colpo e mescolate energicamente fino a che il composto non si stacca dalle pareti della casseruola. Continuate a mescolare per un minuto e togliete dal fuoco. Versate la pasta cosi' ottenuta in una bacinella e incorporate le uova, uno per volta mescolando  molto bene e aggiungete l'uovo successivo solo quando il precedente e' stato assorbito totalmente. Dovreste ottenere un composto abbastanza cremoso e lucido. Trasferite la pasta choux nella sac a poche con bocchetta da 8 mm e formate i bigne' su un foglio di carta da forno.
Cuocete in forno caldo a 190° per 30 minuti circa.

Preparate nel frattempo la crema allo Sbrinz. Grattugiate lo Sbrinz con una grattugia a fori grandi. Portate il latte ad ebollizione. Fate sciogliere il burro a fuoco molto basso in un pentolino e unite la farina mescolando continuamente. Unite il latte bollente e cuocete fino a che non si addensa. Lasciate bollire per due minuti, togliete dal fuoco e unite poco per volta il formaggio mescolando e facendolo sciogliere bene.

Per la glassa alle pere speziate. Sbucciate e tagliate a dadini la pera. In una padella fate fondere il burro, con lo zucchero e la cannella. Aggiungete le pere e saltate per qualche minuto. Unite lo zenzero e un paio di cucchiai di acqua se dovesse risultare troppo asciutto. Fate cuocere per altri due o tre minuti. Eliminate la cannella e trasferite le pere nel bicchiere di un frullatore ad immersione aggiungete quattro gocce di tabasco e frullate tutto in modo da ottenere un composto liscio. Aggiugete la gelatina precedentemente ammollata in acqua fredda e lasciate raffreddare il composto.

Riempite i bigne' con la crema di Sbrinz, aiutandovi con una sac a poche. Immergete la parte superiore del bigne' nella glassa e passate qualche minuto in freezer affinche' si solidifichi.





Con questa ricetta partecipiamo al contest Swiss Cheese Parade in collaborazione con "I Formaggi della Svizzera".





domenica 10 novembre 2013

Street fondue...

Abbiamo scoperto il Gruyere qualche anno fa per caso durante una gita in Svizzera e quindi quando abbiamo letto del contest sui formaggi svizzeri di Peperoni e Patate ci siamo iscritti immediatamente!

Gruyere e' una piccola cittadina medievale incastonata tra le montagne, un posto meraviglioso, ci siamo tornati varie volte e ogni volta immancabilmente ci siamo fermati a mangiare la fonduta in uno dei tipici ristorantini sulla piazza principale.

Il Gruyere viene fatto sciogliere in un recipiente che si posiziona al centro del tavolo. Solitamente la fonduta viene servita insieme a patate calde, cetriolini e cipolline sott'aceto da pucciare nel formaggio. Noi che siamo molto golosi solitamente ordiniamo insieme alla fonduta anche la carne secca anche se non credo la fonduta originale lo preveda! :)

Pensando e ripensando a che ricetta fare per il contest ci siamo immaginati la possibilita' di gustare anche la fonduta passeggiando per strada e ci e' venuto in mente di ristrutturare la classica fonduta! E quindi le patate sono diventate un rosti da arrotolare come fosse una piadina riempita di carne salada, cetriolini e cipolline sott'aceto e da un paio di cucchiaiate di fonduta di gruyere!
Ed ecco la ricetta:

INGREDIENTI (Per due rosti)
  •  350 g di patate
  • 135 g di grouyere
  • 60 g di vino bianco
  • 100 g di carne salada
  • 40 g di cetriolini sott'aceto
  • 35 g di cipolline sott'aceto
Per preparare i rosti, sbucciate le patate e grattugiatele, utilizzando una grattugia che abbia i fori piuttosto grossi, tipo quella che usate anche per le carote. Prendete la gruyere e tagliatela a cubettini. 
Mettete il vino in un pentolino con il formaggio e scaldate a bagnomaria, fino al completo scioglimento, mescolando in continuazione, facendo attenzione a non fare bollire.
Tagliate i cetriolini a fattine e le cipolline a meta' o in quattro a seconda della grandezza.
Scaldate una padella con tre cucchiai di olio. Aggiungete le patate grattugiate distribuendole in maniera uniforme su tutta la superficie della padella e pressatele leggermente. Lasciate cuocere a fuoco medio in modo che si abbrustoliscano un pochino e poi abbassate leggermente per evitare di bruciarle. Fate cuocere per sette, otto minuti quindi girate il rosti e proseguite la cottura per altri cinque minuti. Quando le patate sono belle d'orate, togliete dal fuoco il rosti, disponete al centro qualche fettina di carne salada, i cetriolini e le cipolline, cospargete abbondantemente con la fonduta di gruyere e arrotolate delicatamente il rosti.


Con questa ricetta partecipiamo al contest Swiss Cheese Parade in collaborazione con "I Formaggi della Svizzera".





giovedì 31 ottobre 2013

Pain aux raisins o girelle all'uvetta

Ecco uno dei tipici dolci da boulangerie... un tipico dolce da forno da gustare al mattino prima di andare al lavoro o a scuola, magari passeggiando di fronte a Notre-Dame insieme a qualche gargoyle e a Quasimodo, osservando la luce che entra dalle finestre della Sainte-Chapelle o su uno dei numerosi ponti che tagliano la Senna. Ma anche al pomeriggio come merenda su una delle panchine nel Jardin des Tuileries o salendo le scale per arrivare sulla collina di Montmartre... scegliete voi dove ma assaggiateli perche' le viennoiseries francesi sono uno spettacolo! 

INGREDIENTI

Per l'impasto
  • 500 g di farina 00
  • 40 g di zucchero semolato
  • 25 g di lievito di birra fresco
  • un pizzico di sale
  • 280 g di latte tiepido
  • 250 g di burro

Per completare
  • 60 g di uvetta sultanina
  • 350 g di crema pasticcera
  • rum per ammollare l'uvetta
Sciogliete il lievito nel latte tiepido con un cucchiaino di zucchero e lasciate riposare qualche minuto. Impastate la farina, con lo zucchero e il latte in cui avete sciolto il lievito di birra e un pizzico di sale.
E' molto importante non lavorare troppo a lungo l'impasto per non renderlo troppo elastico. Questa preparazione viene chiamata "Pastello". Mettete l'impasto in un contenitore abbastanza capiente, copritelo con la pellicola trasparente e riponetelo in frigo a lievitare per 12 ore. Prendete il burro e mettetelo tra due fogli di carta da forno e aiutandovi con il mattarello stendetelo fino ad ottenere un quadrato spesso circa un centimetro. Rimettetelo in frigo per alemo un' ora. Trascorso il tempo di riposo riprendete la pasta e stendetela dandole una forma quadrata, in modo che sia tre, quattro centimetri piu' grande del foglio di burro.
Sistemate il quadrato di burro al centro della pasta e ruotatelo rispetto alla pasta di 45°. Portate i quattro angoli della pasta al centro del foglio di burro nella direzione delle diagonali del quadrato, in modo da chiuderlo interamente dentro al pastello. Con il mattarello leggermente infarinato stendete molto delicatamente la pasta con il burro al suo interno allungandola sempre nello stesso verso e facendo attenzione a non romperla per non fare uscire il burro. Dovreste ottenere un rettangolo allungato, lungo circa tre volte la larghezza e spesso un centimetro. A questo punto ripiegate l'estremita' inferiore sulla pasta fino a meta' circa. Ripiegate il lato superiore sovrapponendolo alla prima piega e ruotate la pasta di 90° in senso antiorario. Dovreste avere il lembo della piegatura appena fatta sulla vostra destra. Avvolgete la pasta cosi' ripiegata nella pellicola trasparente e mettetela in frigo per almeno mezz'ora. Trascorso il tempo di riposo riprendete la pasta e con il mattarello procedete ad assottigliarla nuovamente con movimenti verticali nel verso delle piegature. Ripiegate la pasta come in precedenza, ricordandovi di ruotarla di 90° e fatela riposare per mezz'ora in frigo. La procedura va ripetuta per tre volte complessivamente ruotando di 90° la pasta ad ogni piegatura.
Dopo aver dato le tre pieghe stendete la pasta fino allo spessore di circa mezzo centimetro, rifilate i lati del rettangolo con un coltello togliendo le irregolarita'. Spalmatela con la crema pasticcera e cospargete di uvetta precedentemente ammollata nel rum. Arrotolate la pasta e tagliate dal cilindro cosi' ottenuto le girelle mantenendo uno spessore costante di circa un paio di centimetri. Disponete le girelle sulla placca del forno e coprite con la pellicola trasparente. Fate lievitare per un ora a temperatura ambiente. Quando saranno cresciute, spennellatele con tuorlo d'uovo mescolato con un cucchiaio di latte. Cuocete in forno caldo statico a 200°C fino a quando le girelle diventano ben dorate e croccanti.



Con questa ricetta partecipiamo al contest "Dolci per la colazione" del blog "Due sorelle in cucina" 


e al contest di "Una Fetta di Paradiso" "I Prodotti Da Forno"







martedì 29 ottobre 2013

Salmone su pesto di timo e lime

Nella cucina di  ogni genovese doc non manca quasi mai il mortaio di marmo, che spesso finisce pero' per diventare un raccattapolvere piuttosto che lo strumento per preparare una delle salse piu' conosciute anche fuori dal nostro paese! Ma il basilico non e' l'unica cosa che si puo' pestare, dando libero sfogo alla creativita' si puo' realizzare un pesto quasi con qualunque ingrediente creando anche accostamenti interessanti. Oggi abbiamo voluto povare ad unire il profumo del timo al gusto delicato del salmone fresco inserendo anche la nota acidula del lime.

INGREDIENTI (Per due persone)

Per il salmone e il pesto di timo
  •  400 g di salmone in un unico trancio
  • 1 cucchiaio di foglioline di timo
  • 1 lime
  • 1 cucchiaino di pinoli
  • un pizzico di sale grosso
  • 2 cucchiai di olio
Per l'insalatina di spinacini
  • 800 g di spinacini freschi
  •  2 cucchiai d'olio
  • 1 lime
  • sale, pepe 
Preparate il pesto. Mettete nel mortaio le foglie di timo, i pinoli. Grattugiate la scorza del lime e unitela agli altri ingredienti. Aggiungete un pizzico di sale grosso e cominciate a pestare. Quando avrete ottenuto un pesto molto fine, unite l'olio il succo del mezzo lime che avevate grattugiato ed emulsionate.
Scaldate una padella con due cucchiai di olio e aggiungete gli spinaci che avrete precedentemente lavato accuratamente. Fate appassire per qualche minuto, salate e pepate.
Riscaldate bene una padella con un po' di olio e adagiatevi il salmone con la pelle a contatto con i fondo della padella, rosolate molto bene per cinque minuti quindi girate il salmone e continuate la cottura per altri 3 o 4 minuti. Preparate il piatto, disponendo gli spinacini e qualche fettina di lime pelato a vivo. Affettate il trancio di salmone, mettetelo nel piatto e cospargete con il pesto di timo.




Con questa ricetta partecipiamo al contest Spread Joy Contest: Variazioni e Sinfonie sul Pesto del blog L'angolo delle Ghiottonerie

  

lunedì 21 ottobre 2013

Filetto di maiale laccato al miele con noci, uvetta e mele alla cannella

Mia moglie (gia' perche' nel periodo di assenza dal blog abbiamo cambiato status) sostiene di avermi guardato con occhi diversi quando ad un Capodanno tra amici ho preparato proprio questo piatto. Ora non so se e' proprio la verita' o se semplicemente sta cercando di lusingarmi per convincermi a comprare mensole, scatole e affini per organizzare il vano lavanderia. In ogni caso il maiale si presta molto bene ad essere accompagnato da mele e frutta secca e ad essere cucinato in agrodolce. La ricetta non e' molto complicata e ad una cena tra amici fa sempre il suo effetto.

INGREDIENTI (Per due persone)
  • 400 g di filetto di maiale
  • 250 g di mele
  • 30 g di noci sgusciate
  • 30 g di uvetta
  • 35 g di burro
  • 25 g di miele (circa un cucchiaio abbondante)
  • 1 cucchiaino di senape
  • 1 cucchiaino di salsa di soia
  • 1 stecca di cannella
  • 1/2 bicchiere di calvados
  • 1/2 bicchiere di panna fresca
Sbucciate la mela e togliete il torsolo. Tritatela a coltello abbastanza finemente ma in modo che si distinguano i pezzettini. Tritate anche le noci e l'uvetta precedentemente ammollata in un paio di cucchiai di calvados, che conserverete. Scaldate in una padella il burro con la stecca di cannella, unite le mele e saltatele per qualche minuto e sfumate con il calvados. Lasciate evaporare completamente l'alcool.

Togliete dalla padella 80 g di mele e unitele in una ciotola all'uvetta e ad un cucchiaio di noci tritate. Le noci rimanenti le unirete alle mele rimaste in padella. Amalgamate bene il composto.
Praticate al filetto, nel verso della lunghezza, due incisioni prestando attenzione a non tagliarlo completamente. Dovreste ottenere due tasche per quasi l'intera lunghezza della carne. Riempite le cavita' con il ripieno di mele, noci e uvetta pressandolo bene. Accostate i lembi delle tasche ricavate nella carne e legate il filetto con lo spago per arrosti.

In una ciotola unite il miele con la senape e la salsa di soia, aggiungete qualche goccia d'olio e mescolate bene fino ad ottenere una consistenza abbastanza densa. Spennellate il filetto con la laccatura preparata e lasciate riposare dieci minuti.

Nel frattempo prepariamo la salsa alle mele. Stufate le mele che avevate lasciato in padella aggiungendo qualche cucchiaio di acqua, facendole ammorbidire per cinque minuti. Eliminate i pezzetti di cannella e trasferite nel bicchiere del frullatore ad immersione. Frullate aggiungendo due cucchiai di panna fresca e tenete in caldo. Potete usare un bagno maria senza fare bollire l'acqua.

Preriscaldate il forno a 150°C. Scaldate in una padella due cucchiai d'olio e rosolate il filetto su tutti i lati, spennellandolo se necessario con il composto al miele avanzato in precedenza. Foderate la leccarda con la carta da forno, trasferiteci la carne e completate la cottura in forno caldo per 25 minuti circa. La carne risultera' leggermente rosata, se preferite una cottura un po' piu' avanzata prolungate per altri sette, otto minuti.

Lasciate riposare la carne per cinque minuti e servite con la salsa di mele. Potetete accompagnare come abbiamo fatto noi, con spinacini saltati da crudo in padella con burro, pinoli e uvetta e con spicchietti di mela caramellati con zucchero e aceto balsamico.
Accompagnate il piatto da un buon bicchiere di vino rosso.

Con questa ricetta partecipo al contest de Il caffe' delle Donne ``I piaceri della carne''


e al contest ``Dolce&Salato'' di a tutto pepe e giochi di zucchero!



domenica 6 ottobre 2013

Monoporzione di mousse di pesche settembrine con cuore di gelée di lamponi e dacquoise alle mandorle

Eccoci di nuovo qua! Dopo un paio di mesi di latitanza siamo tornati e con noi e' anche arrivato l'autunno! E con l'autunno la frutta estiva inizia a sparire dai banchi del mercato, resistono solo le profumate pesche settembrine!

INGREDIENTI
Per cinque semisfere di diametro 8 cm


Per il dacquoise alle mandorle
  • 192 g di albume
  • 60 g di zucchero semolato
  • 324 TPT alle mandorle (162 g di farina di mandorle + 162 g di zucchero semolato)
  • 22 g di farina 00
Per la mousse alle pesche bianche
  • 86 g di meringa italiana
  • 178 g di purea di pesche
  • 5 g di gelatina in fogli
  • 134 g di panna semimontata
Per la meringa italiana
  • 15 g di acqua
  • 50 g di zucchero semolato
  • 31 g di albume
  • 12 g di zucchero semolato
Per la geele ai lamponi
  • 100 g di purea di lamponi
  • 12 g di glucosio
  • 20 g di zucchero semolato
  • 3 g di gelatina in fogli
  • 2 g di succo di limone




Iniziamo per prima cosa con il dacquoise. Questa preparazione di origine francese, non e' altro che una montata di albumi e zucchero a cui si aggiunge una farina ricavata da frutta secca o da guscio (ad esempio mandorle, pistacchi o nocciole). La farina scelta va miscelata con una uguale quantita' di zucchero semolato, da qui deriva l'acronimo TPT, tant pour tant. Nel nostro caso 324 g di TPT alle mandorle equivale a 162 g di farina di mandorle miscelata con 162 g di zucchero.
Potete prepararlo anche qualche giorno prima e conservarlo in freezer.

Miscelate molto bene il TPT e la farina 00.
Montate gli albumi con 60 g di zucchero a velocita' media, questa operazione puo' richiedere anche diversi minuti. Se volete che i vostri albumi montino al meglio, non utilizzateli subito appena tolti dal frigo, ma aspettate che arrivino a temperatura ambiente (non inferiore ai 20°), in modo che possano incorporare una maggiore quantita' di aria. Una volta che gli albumi sono ben fermi unite le polveri in due volte, mescolando dal basso verso l'alto. Stendete l'impasto su un foglio di carta da forno, cospargete di zucchero a velo e cuocete in forno statico a 170° fino a che la superficie non risulta dorata. Lasciate raffreddare e ricavate cinque dischetti di diametro leggermente più piccolo delle semisfere che utilizzerete.

Per preparare la gelée di lamponi. Riscaldate circa un terzo di purea di lamponi fino a 40° gradi, potete usare il forno a microonde e unite la gelatina ammorbidita in acqua fredda mescolando bene fino a completo scioglimento. Aggiungete la purea di lamponi rimanente, il glucosio, lo zucchero semolato e mescolate per amalgamare completamente i vari ingredienti. Colate negli stampini scelti e congelate immediatamente.

Per la meringa italiana: mettete gli albumi in un contenitore di acciaio, riscaldate l'acqua con 50 g di zucchero e portate a 121° gradi controllando la temperatura con un termometro da cucina. Appena lo sciroppo raggiunge i 115° gradi, aggiungete i 12 g di zucchero agli albumi e iniziate a montarli a velocità media. Unite a filo, lo sciroppo a 121° gradi sempre continuando a montare fino a completo raffreddmento. Pesate 86 g di meringa italiana e conservate in frigo.

Per preparare la mousse di pesche, riscaldate una parte di purea di pesche fino a 40° gradi, unite la gelatina ammorbidita e mescolate fino al completo scioglimento. Riunite con la purea restante e versate sulla meringa italiana mescolando delicatamente dal basso verso l'alto. Aggiungete la panna semi-montata mescolando sempre delicatamente per non smontare il composto.

Componete i monoporzione: riempite con la mousegli stampini di silicone a semisfera fino a metà altezza circa. Appoggiate sulla mousse la gelée di lampone congelata e coprite con la mousse. Infine chiudete con il disco di dacquoise alle mandorle. Congelate subito.   

Ricordatevi di spostarlo dal freezer al frigo tre ore prima di mangiarlo!


Con questo dolce partecipiamo al contest ``Dolci al cucchiaio'' di Simo's cooking!





lunedì 22 aprile 2013

Cuori di toast travestiti da pizzette

La mia fidanzata ha la capacita' di ideare piccole sfiziosita' con pochi ingredienti e semplici gesti! Quando appena uscito dal lavoro la chiamo e le chiedo che cosa vogliamo mangiare a cena, ogni tanto salta fuori con qualche strana idea! Il denominatore comune e' la semplicità e la facilita' di esecuzione che effettivamente e' l'ideale quando dopo una giornata lavorativa intensa, tra fare un po' di spesa e altre commissioni si arriva a casa tardi! L'altra sera mi ha detto ``Facciamo le pizzette!'' Allora le dico ``Compro la pasta per la pizza dal fornaio visto che e' tardi'' e lei mi risponde ``No, niente pasta per la pizza, stasera proviamo con il pane da toast cosi' lo togliamo di li!'' In effetti abbiamo la capacita' incredibile di accumulare pane da toast nel cassetto! Per rimanere sempre in linea con la semplicita' abbiamo fatto delle pizzette margherita, con polpa di pomodoro, mozzarella, capperi e olive per decorare! Ma potete sbizzarrivi con qualunque ingrediente!

INGREDIENTI
  • 4 fette di pane da toast
  • 100 g di passata di pomodoro
  • 150 g di mozzarella
  • Capperi, olive, origano, sale olio









Preriscaldate il forno a 120°C. Prendete le fette di pane da toast e se volete con un coppa pasta potete tagliarli della forma che preferite. In una coppetta mettete la polpa di pomodro, due pizzichi di sale e un filo d'olio mescolate e spalmate sulle fette di pane. Tagliate la mozzarella a pezzettini e disponetela sul pane. Cospargete con un po' di origano e decorate con capperi e olive. Infornate le pizzette fino a quando la mozzarella non fila.




Con questa ricetta partecipiamo al contest Quick & Easy di Love Cooking




domenica 21 aprile 2013

Grissini con scaglie di cioccolato

Una ricetta veloce veloce prima di andare a dormire. L'idea di questi grissini con scaglie di cioccolato nasce da una giornata alle terme dove li abbiamo assaggiati per la prima volta! e a casa abbiamo provato a rifarli! Secondo noi sono ottimi per tappare quel buchino allo stomaco che ogni tanto compare nei momenti piu' disparati! :)

INGREDIENTI:
  • 300 g di farina Manitoba 
  • 15 g di lievito di birra fresco
  • 70 g di burro
  • 60 g di cioccolato
  • 150 g di acqua
  • 1 cucchiaino di zucchero
Sciogliete il lievito in un pochino di acqua tiepida e zucchero. Impastate la farina con l'acqua e il lievito aggiungete il burro morbido a cubetti e continuate a lavorare fino ad ottenere una pasta omogenea. Lasciate lievitare fino a quando raddoppia di volume. 
Nel frattempo sminuzzate il cioccolato a coltello. Aggiungete il cioccolato all'impasto e lavorate ancora un paio di minuti. 
Formate delle palline con la pasta e con i palmi delle mani stiratele fino a farli diventare dei salsicciotti lunghi e sottili. Disponeteli su una teglia ricoperta di carta da forno e lasciateli lievitare per un paio d'ore. Preriscaldate il forno ventilato a 230°C. Infornate e cuocete fino a quando non sono dorati.



Con questa ricetta partecipiamo al contest CRE-AZIONI in cucina - Aprile 2013 di L'ennesimo blog di cucina!





martedì 9 aprile 2013

Sorbetto al cedro con miele ai fiori d'arancio

Due cedri in valigia... no, non e' il titolo di un libro ma e' uno dei piccoli grandi souvenir portati dalla Sicilia. Qua al nord i cedri non sono molto comuni se non canditi quindi quando siamo andati a fare un giro al mercato a Siracusa siamo rimasti letteralmente affascinati da questo agrume non comune! A Pasqua siamo andati a pranzo dai miei suoceri e mia suocera si e' divertita a cucinare uno di quei pranzi a 8 portate e ovviamente ha pensato a tutto lei! Per non presentarmi proprio a mani vuote ho pensato a preparare qualcosa di fresco e leggero... un sorbetto da servire a meta' pranzo tra una torta pasqualina e un agnello al forno! :) La gelatiera di famiglia che abbiamo usato e' una vecchia gelatiera che non e' proprio il top ma che il suo lavoro lo fa egregiamente! :) Al posto dello zucchero per dolcificare il sorbetto abbiamo usato il miele ai fiori di arancio, un altro meraviglioso agrume!



INGREDIENTI (Per due persone)

  • 1 kg di cedri (Nel nostro caso 2)
  • 32 g di buccia grattugiata fine
  • 150 g di acqua
  • 45 g di miele ai fiori d'arancio
  • 50 g di acqua
Prendete i cedri e tagliateli a metà nel senso della lunghezza. Con un cucchiaio togliete la polpa delicatamente senza romperla. Grattugiate 32 g di buccia, solo la parte gialla e mettetela in infusione in 150 g di acqua per tutta la notte. Schiacciate la polpa che avete messo da parte e unitela alle bucce in infusione. Passate il composto attraverso un colino fine e unite il miele sciogliendolo bene nel liquido. Assaggiate il composto e se necessario aggiungete 50 g di acqua. Il cedro tende ad essere un po' amarognolo per cui potete diluire il composto come preferite. Mantecate in gelatiera e servite.


Potete unire al sorbetto quando lo servite, qualche scorzetta di cedro tagliata a listarella e passata in padella con un po' di miele!






Con questa ricetta partecipiamo al contest ``Diversamente buoni'' nella sezione dolci senza zucchero, senza glutine e senza lattosio!






domenica 31 marzo 2013

Budino di latte di mandorla o biancomangiare

Stasera si apre la lunghissima lista di ricette che prepareremo utilizzando i piu' famosi prodotti siciliani che abbiamo saccheggiato in dosi massicce durante la nostra vacanza a Siracusa! Considerate che siamo partiti con una valigia di 10 Kg e siamo tornati con piu' di 20 Kg rischiando di pagare il sovrapprezzo per il bagaglio! E per iniziare abbiamo deciso di utilizzare uno degli innumerevoli panetti di pasta di mandorla che hanno riempito la nostra valigia! :) Mio suocero se lo mangia a pezzettini (povero colesterolo!) adduccendo scuse sul fatto che le mandorle fanno bene, noi invece abbiamo deciso di usarlo per preparare una delle ricette sicule piu' famose! Ne abbiamo altri tre nella credenza, quindi preparatevi! :)

INGREDIENTI
  • 75 g di pasta di mandorla
  • 300 g di acqua
  • 25 g di amido di mais
Spezzettate la pasta di mandorla e mettetela nel bicchiere del frullatore. Frullate fino a ridurla in polvere. Aggiungete l'acqua e frullate nuovamente per rendere il composto omogeneo.
Lasciate riposare tutta la notte.

Prepariamo il budino. In una casseruola mettete l'amido e stemperare con un po' di latte di mandorla per evitare che si formino grumi. Aggiungete il latte di mandorla rimanente e scaldate a fuoco basso. Continuate a mescolare fino a che il composto non si addensa. Versate il composto negli stampini e lasciate raffreddare un po'. Mettete gli stampini in frigo e lasciate addensare per tutta la notte. Impiattate il budino e decorate a piacere. Noi abbiamo usato una granella di pistacchi e cannella.




Con questa ricetta partecipiamo al contest "Dolci senza latte e senza uova" di About food!

contest 3





venerdì 22 marzo 2013

Mini bavarese di ricotta al profumo di liquirizia

Oggi vi scrivo dalla Sicilia! Ci siamo presi qualche giorno di vacanza e sono tornato nella terra dei miei avi! :) Quale posto migliore per parlare della ricotta! Qui la ricotta e' straordinaria ed e' usata in molteplici preparazioni, dai cannoli e le cassate alle preparazioni salate come i ravioli di ricotta con il sugo di maiale che ieri sera Lisetta ci ha preparato con tanto amore! Giusto prima di partire siamo riusciti a preparare un dolce con la ricotta per partecipare all'ultimo contest di Morena! Peccato non aver avuto un po' di ricotta Sicula da usare!

INGREDIENTI

Per la pasta biscotto
  • 60 g tuorli
  • 30 g di zucchero
  • 60 g di farina
  • 15 g di fecola
  • 90 g di albume
  • 45 g di zucchero
  • 80 g di ricotta
Per la bavarese di ricotta e liquirizia
  • 120 g latte
  • 120 g panna
  • 50 g tuorli
  • 60 g di zucchero
  • 110 g di ricotta
  • mezzo cucchiaino di liquirizia in polvere
  • 1 g di gelatina animale in fogli
  • 50 g di panna montata
Prepariamo la pasta biscotto. Montate i tuorli con i 30 g di zucchero e unite la ricotta setacciata. A parte montate gli albumi con 45 g di zucchero per dieci minuti fino a che non raggiungono una consistenza ben ferma. Setacciate la farina e la fecola e versatene meta' sugli albumi montati amalgamando delicatamente dal basso verso l'alto con una spatola. Unite la montata di tuorli zucchero e ricotta agli albumi e incorporate la farina rimanente sempre delicatamente. Stendete l'impasto su una placca coperta con un foglio di carta da forno e cuocete in forno gia' caldo a 210°C per dieci minuti.

Per la bavarese. Preparate la crema inglese portando ad ebollizione il latte e la panna e versando a filo sui tuorli sbattuti con lo zucchero. Riscaldate fino ad 84°C e togliete dal fuoco. Pesate 60 g di crema inglese, unite la polvere di liquirizia e la gelatina animale in fogli ammollata in acqua fredda. Assicuratevi che la temperatura della crema al momento di unire la gelatina, non superi i 58°C Aggiungete la ricotta passata al setaccio e amalgamate bene. Unite la panna semi montata.

Per il "montaggio" della monoporzione con un coppapasta diametro 7 cm ricavate dalla pasta biscotto 2 dischetti. Utilizzate gli stessi coppapasta per assemblare la monoporzione. Rivestite l'interno dell'anello con una striscia di carta da forno e posizionate sul fondo un dischetto di pasta biscotto. Riempite per un paio di centimetri con la bavarese e inserite il secondo dischetto di pasta biscotto. Riempite con altra bavarese e livellate la superficie. Mettete in freezer per un paio d'ore. Decorate a piacere. Noi abbiamo usato del caramello e abbiamo realizzato delle stelline con la polvere di liquirizia!




Con questa ricetta partecipiamo al contest di Morena: ``Un dolce al mese - Marzo 2013 - La Ricotta''!




domenica 17 marzo 2013

Occhi di lupo con totanetti su crema di bufala e olio profumato al basilico

Ieri e' stata una giornata pienissima di impegni. Abbiamo girato come trottole tra agenzie di viaggio, negozi per la lista nozze, gioiellerie per le fedi, ... il grande giorno si avvicina!
Ma sono riuscito a svegliarmi presto e a passare dal pescivendolo a comprare un po' di pesce fresco che ultimamente mangiamo raramente!
E quando ho notato i totanetti, mi e' subito venuta in mente una ricetta per il contest Pasta, Bufala e Fantasia! Mi sono chiesto perche' non provare ad abbinare la mozzarella al pesce e preparare un primo piatto con la pasta che il Pastificio Artigianale Leonessa mi aveva mandato proprio per partecipare a questo contest!

La scelta delle tre trafile di pasta è stato un compito gravosissimo! :) Il pastificio Leonessa propone una varietà di pasta incredibile, dalle forme più tradizionali a quelle che quasi definirei di "design" tutte prodotte con trafile al bronzo! Noi siamo rimasti molto colpiti sia dal nome che dalla forma degli "Occhi di lupo", un tipo di pasta che qui da noi non si vede in giro! E la qualità è davvero ottima. 
Quando ho mandato le foto della ricetta a papà Lello non mi è sembrato molto convinto... mi dispiace solo che non abbia assaggiato il piatto perche' invece secondo me i totanetti e la mozzarella sono un'accoppiata sorprendente! Mi tocchera' rifarglielo la prima volta che verra' a pranzo o cena da noi! :)

INGREDIENTI (Per due persone)
  • 280 g di totanetti
  • 1 spicchio d'aglio
  • 1 cucchiaino di cipolotto tritato
  • 200 ml di fumetto di pesce
  • mezzo bicchiere di vino bianco fermo
  • 8 foglie di basilico
  • 15 g di pinoli
  • 50 g di mozzarella di bufala campana dop
  • 2 cucchiai di latte
  • 200 g di "Occhi di lupo" del pastificio Leonessa.
Prepariamo l'olio profumato al basilico. Pulite delicatamente le foglie di basilico. Intiepidite tre cucchiai di olio e mettete il basilico in infusione. Lasciate riposare una notte.
Pulite i totanetti e sciaquateli bene anche all'interno per togliere la sabbia. Tenetene da parte due per la decorazione finale del piatto e tagliate gli altri finemente con il coltello. Scaldate in una padella larga a fuoco basso l'olio con il cipollotto e l'aglio bagnando di tanto in tanto con un cuchiaio di fumetto di pesce per stufare il tutto. Unite i pinoli tritati grossolanamente e fate tostare leggermente. Aggiungete i totanetti (compresi i due interi) lasciate rosolare e sfumate con il vino bianco. Quando il vino è evaporato quasi tutto, aggiungete ancora un mestolo di fumetto di pesce e lasciate cuocere cinque minuti.
Preparate la crema di bufala. Mettete la mozzarella nel mixer, aggiungete due cucchiai di latte e riducete il tutto ad una crema.
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, scolate e saltate in padella con i totanetti.
Prepariamo il piatto. Disponete la crema sul fondo del piatto e adagiatevi sopra la pasta. Irrorate con l'olio profumato al basilico e decorate con qualche foglia di basilico fresco e con il totanetto intero.



Con questa ricetta partecipiamo al contest de "Le strade della mozzarella, Pasta Bufala e Fantasia! La mozzarella dop nei primi piatti"


Vellutata di carote con yogurt e crumble di nocciole

Fra quattro giorni inizia la primavera... o almeno dovrebbe! stamattina e' una giornata freddina! E la pioggia e' stata la nostra sveglia! insomma di primavera neanche l'ombra!
Come scaldare allora la giornata? A parte coccole e divano che fanno sempre bene, che ne dite di una sana e buona vellutata?! oggi abbiamo scelto le carote... per cambiare un po' anche se la nostra preferita e' un'altra che vi svelero' in un altro post! :)
Per smorzare un po' il gusto dolce e forte delle carote abbiamo aggiunto lo stesso peso di patate e un paio di cucchiaini di yogurt bianco magro con il suo gusto un po' acido e come contrasto al vellutato della vellutata abbiamo aggiunto la croccantezza del crumble di nocciole!

INGREDIENTI

Per la vellutata
  • 220 g di carote
  • 35 g di cipolla
  • 200 g di patate
  • 550 ml di latte
  • 25 g di burro 
  • un paio di cucchiaini di yogurt bianco magro
  • sale e pepe
Per il crumble
  • 30 g di nocciole
  • 20 g di burro
  • 30 g di farina 00

Pulite le carote e tagliatele a cubetti. Sbucciate le patate e affettatele. Tritate la cipolla e mettetela in una casseruola a rosolare con il burro. Aggiungete un paio di cucchiai d'acqua per stufarla ed evitare che bruci. Unite le carote e le patate e fate insaporire qualche minuto. 
Stemperate con il latte tiepido. Coprite con un coperchio e lasciate cuocere a fuoco basso fino a quando le patate e le carote diventano morbide e si sfaldano. Aggiustate di sale e pepe. Emulsionate il tutto con il frullatore ad immersione.   
 

Prepariamo il crumble.
Tritate grossolanamente le nocciole. Mescolate il burro freddo con la farina e le nocciole. Dovreste ottenere tante briciole. Mettete a cuocere in forno su una placca ricoperta da carta da forno a 200°C per circa 10 minuti.

Impiattate la vellutata, aggiungete un paio di cucchiaini di yogurt e ricopritela con il crumble di nocciole.


 Con questa ricetta partecipiamo al contest "Creazioni in cucina"di Marzo: Vellutare!